Il foglio complementare era un documento importante per chi acquistava un’auto, in questo articolo vediamo perché abbiamo usato il tempo passato e se è ancora obbligatorio averlo con sé.
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Cos’è il foglio complementare auto: esiste ancora?
Il foglio complementare era un elemento obbligatorio sino alle auto immatricolate nel 1994. Si tratta di un foglio dove sono scritti i dati dell’auto e del legittimo proprietario. In particolare tre sono i punti da focalizzare:
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A: classe d’uso, tipo di auto, data di immatricolazione, dati fiscali del veicolo ovvero potenza e alimentazione
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B: nome e cognome dell’intestatario, codice fiscale, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza;
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C: presenza di ipoteche e fermi amministrativi
A partire appunto dal 1994 il foglio complementare è stato sostituito dal certificato di proprietà che non comporta più la trascrizione dei dati del proprietario come l’indirizzo di residenza. Dal 2015 il certificato di proprietà è diventato digitale ed è visualizzabile sul portaledellautomobilista.it
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Per chi è necessario esserne in possesso?
Il foglio complementare deve essere in possesso dei proprietari di auto storiche in quanto immatricolate prima del 1994.
Se per caso il foglio complementare viene smarrito è possibile richiederne un duplicato ed allo stesso tempo tornarne in possesso potendo quindi annoverarlo tra i documenti.
Infatti il foglio complementare bisogna portarlo con sé in caso di richiesta dal PRA e per il cambio di intestazione della vettura. Passando di mano il foglio complementare viene sostituito da un certificato di proprietà completamente nuovo.
Di conseguenza non si avranno i dati completi della vettura ed i nomi dei precedenti proprietari che ne hanno avuto la proprietà come invece è presente sul foglio complementare.
Da un lato questa scelta è stata fatta per evitare smarrimenti o rischi di furti del certificato o di duplicati che sono capitati nel periodo in cui era in vigore.