Vendite di auto in Europa: un aprile 2022 molto complicato

Le immatricolazioni di autovetture sono diminuite del 20,6% il mese scorso. I principali mercati sono tutti in rosso, senza eccezioni.

Le vendite delle auto in Europa, soprattutto nell’aprile del 2022, non danno i risultati sperati. La maggior parte dei marchi automobilistici si aspettava un miglioramento delle vendite verso la fine del primo semestre dell’anno, ma non siamo ancora a questo punto. E la crisi tra Russia e Ucraina – come sappiamo – non aiuta la situazione generale, che resta difficile. Nel frattempo, il declino continua. Il mese scorso le immatricolazioni di auto in Europa sono diminuite di un ulteriore 20,6%.

Il mese scorso nel Vecchio Continente sono stati venduti solo 830.447 modelli, ovvero quasi 200.000 unità in meno rispetto all’aprile 2021 (1.040.027). Come sottolinea l’ACEA (Associazione dei costruttori europei di automobili), se si esclude l’aprile 2020, anno della pandemia, si tratta dell’aprile “più debole in termini di volumi da quando sono state stilate le classifiche”.

Vendite auto 2022 in Europa: i principali mercati automobilistici europei in forte calo

Questo calo fenomenale è dovuto in particolare ai principali mercati automobilistici europei, che mostrano tutti, senza eccezioni, una diminuzione più o meno pronunciata. In Italia le vendite di autovetture sono diminuite del 26,5%, mentre la Francia non fa molto peggio con un -18,6%. Spagna (-11,8%) e Germania (-9%). Dei 30 Paesi inclusi in queste cifre (UE 26 + Islanda + Norvegia + Svizzera + Regno Unito), solo 5 sono in attivo: Croazia (+2,7%), Repubblica d’Irlanda (+10%), Romania (+23,4%), Svezia (+0,3%) e Islanda (+79,6%). Tuttavia, dati i bassi volumi (poco più del 5% delle vendite totali), ciò non è sufficiente a invertire la tendenza.

Vendite auto 2022 in Europa classifica

Pochi vincitori

Per quanto riguarda i produttori stessi, la maggior parte dei grandi gruppi automobilistici è in calo: Volkswagen con -28%, Stellantis con -31% o Renault con -16,3%. Solo due gruppi mostrano risultati positivi. Hyundai, ancora in buona forma, con un +13,2%, trainata in particolare dal marchio che presta il suo nome al gruppo (+14%), a sua volta trainato in particolare dal successo del Tucson, che continua ad andare forte. Ma Kia, l’altro marchio di Hyundai, ha fatto meglio che difendersi, con un +12,5%.

Anche il gruppo Honda sta vedendo il verde, ma i volumi sono bassi (0,66% dei volumi totali), non sufficienti per influenzare positivamente l’industria automobilistica europea. In breve, un mese disastroso.

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Scritto da Sabrina Rossi
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